Luce ed ombra

Mentre guardavano l'orizzonte Clara con un filo di voce disse « Gli uomini restano sempre in silenzio quando guardano un'alba o un tramonto, forse pensano che in quel punto dove il sole sorge o sparisce c'è Dio. Tu continua a parlarmi anche quando non ci sarò più e scoprirai in fondo al tuo cuore le risposte che io ti darò »Sospirando chiuse gli occhi per l'ultima volta, mentre una lacrima si allungava sulla sua gota. Con grande dolcezza Sam appoggiò sull'erba il corpo che teneva abbracciato, era la sua donna, la sua compagna, più semplicemente era tutta la sua vita. Un dolore acuto ed una sensazione di vuoto insopportabile si impadronirono di lui, la gola si chiuse ed il respiro diventò sempre più affannoso. Provò ad urlare, ancora e poi ancora ma dalla sua bocca non usciva nessun suono. Si piegò allora su se stesso, si rannicchiò vicino a lei e carezzando quel volto amato, si abbandonò ad un pianto senza fine. Sam era rimasto solo, ma non era quella la cosa che lo faceva soffrire di più, lui non era ancora riuscito a buttare fuori il suo dolore, ad urlare tutta la sua rabbia. A distanza di tre settimane dal funerale si ritrovò ancora una volta seduto davanti alla sua scrivania, dove rimaneva per ore e ore a fissare la finestra. Quella mattina il suo sguardo era passato diverse volte distrattamente dalla finestra alla scrivania e viceversa, fino a quando la sua attenzione fu attirata dal blocco notes. Spinto da una forza invisibile, seguì un istinto incontenibile. Prese la penna e scrisse:

 

Clara, ogni giorno ti verrò a trovare e ti porterò con me, voleremo verso l'orizzonte, oltre l'azzurro, passeremo sopra agli alberi e andremo dove sorge il sole. Ed ogni sera ancora ti porterò con me, ti prenderò per mano e ti guiderò per sentieri sconosciuti fino ai monti, là dove i pensieri di più non vanno, per vedere se dove tramonta il sole incontreremo Dio. Sei incastonata nel mio cuore come una gemma preziosa, sei qui vicina a me e pure non ci sei, chiederò un favore al vento e con esso ti accarezzerò i capelli, ti sfiorerò la bocca, lo pregherò di baciarti in mia vece e nell'aria riconoscerò il profumo di te...

 

Sam rimase muto a lungo quella mattina. Pur nella profonda commozione di quel grande dolore, continuava ad avere dei momenti di calma assoluta, momenti nei quali i suoi lineamenti evidenziavano una freddezza glaciale, innaturale. Lottava contro questa sensazione, si imponeva di pensare alla sua Clara e a tutto quello che avrebbe comportato vivere senza il suo amore. Sul monitor del PC acceso continuava a lampeggiare una scritta che lui cercava in ogni modo di ignorare, non era ancora pronto a riprendere la sua vita normale, aveva bisogno di altro tempo. Sam sapeva che forse non avrebbe mai incontrato Dio per questo in tutti gli anni vissuti con la sua donna, era sempre riuscito a fare in modo che lei rimanesse all'oscuro dei suoi impegni di lavoro. Il suo era un modo di proteggerla, di mantenerla serena, pulita. Aveva un gran bisogno di pulizia quando tornava a casa, si sentiva sporco e il volto dolce e le attenzioni amorose che gli riservava Clara, riuscivano a ripulirlo meglio di qualsiasi doccia. Quella notte riuscì finalmente a dormire diverse ore filate ed era da tanto che non succedeva più. Il suo sonno in genere durava qualche decina di minuti ed era interrotto da immagini violente, volti di persone senza vita, rumore di aerei, macchine della polizia a sirene spiegate, telegiornali che rilanciano continuamente la stessa notizia. Il mattino successivo si svegliò abbastanza riposato, preparò il caffè e si diresse lentamente verso il suo studio, verso il PC . Si fermò a guardare il monitor per lunghi istanti poi con un gesto meccanico cliccò sulla scritta lampeggiante ed apparve il seguente messaggio “pacco arrivato“. Questo significava che c'era un lavoro per lui, un lavoro che non poteva di certo trascurare, doveva rimettersi in moto, doveva riaccendere la macchina, chiuse gli occhi, si sedette e si prese la testa fra le mani. Luci abbaglianti ed intermittenti apparvero nella sua mente, scintille dai colori vivaci si accendevano improvvisamente e altrettanto rapidamente scomparivano, vedeva il volto luminoso di Clara sorridergli ed improvvisamente un ghigno terrificante che lo precipitava nel buio. Luci ed ombre si alternavano ed egli lottava per cercare di scacciare i fantasmi che da sempre lo tormentavano, ma senza risultato. Dopo circa un'ora, si vestì in maniera sportiva, prese il cellulare le chiavi della macchina ed uscì di casa. In appena 15 minuti arrivò all'ufficio postale, entrò e si dirisse verso il banco dell'impiegato, consegnando un documento di identità. L'impiegato prese il documento, lo guardò in faccia e poi disse «Un attimo signor Robert». Ricomparve subito dopo e gli consegnò un pacco grande come una scatola di scarpe dove c'era scritto soltanto l'indirizzo del fermoposta ed il suo nominativo. Firmò la ricevuta, lo prese ed uscì. Arrivò a casa, posò il pacco sulla sua scrivania e lentamente cominciò ad aprirlo. Dentro di esso c'era una foto formato cartolina, un biglietto con un nome ed un indirizzo e 150.000 euro in banconote da 50 e da 100. Guardando la foto Sam impallidì, si sentì mancare. La guardò ancora e poi di nuovo, non riusciva a credere ai propri occhi. Sulla foto era stampato il volto di Clara, ma non poteva essere vero, era soltanto uno stupido scherzo ! Eppure dentro di sé sapeva che non ci poteva essere nessuno sbaglio, le persone per le quali lavorava erano estremamente professionali e inoltre non avendo mai avuto nessun contatto con loro, non avrebbe saputo a chi chiedere spiegazioni. Arrivava il pacco, conosceva il suo obiettivo, eseguiva il lavoro e con una successiva spedizione riceveva l'altra metà del pagamento. Quella notte provò più volte ad immaginare il volto di Clara, ma ogni volta che riusciva a vederla e stava per prendere la sua mano, lei si allontanava inesorabilmente fino a scomparire nel buio. Si, forse Sam non incontrerà mai Dio, forse non troverà mai in fondo al cuore le risposte della sua donna, forse non riuscirà nemmeno più a volare con lei verso il sole all'alba o al tramonto. Sam non potrà fare tutte queste cose finchè vivrà nell'ombra, perchè lui è l'ombra, perchè lui è il male. Con freddezza e meticolosità cominciò a preparare il trolley e l'attrezzatura necessaria per il suo lavoro, l'indomani sarebbe volato a Parigi per analizzare i problemi e scegliere le modalità di intervento......

 

Angelo Giustini

tutti i diritti riservati